Psicoterapia Bionomica – Autogena

la Psicoterapia bionomica- autogena

Quando Sigmund Freud incontrò Schultz per la prima volta, gli chiese chiarimenti sulla Psicoterapia bionomica e Schultz rispose:

“Come un giardiniere ripulisce un giardino dagli intralci, così è possibile rimuovere gli ostacoli che impediscono il vero sviluppo individuale”. Questa è in sintesi la visione bionomica della terapia schultziana.
Joannes Heinrich Schultz (1884-1970) medico psichiatra berlinese, si dedicò, nei primi anni della carriera, allo studio dell’ipnosi nel laboratorio di O.Vogt, famoso ipnologo e neurofisiopatologo dell’epoca, di cui fu uno dei più brillanti allievi. Egli intuì che l’esperienza ipnotica poteva essere riprodotta anche in assenza di un terapeuta, non in autoipnosi, ma attraverso la ripetizione mentale di formule in grado di far sperimentare le sensazioni fisiche tipiche dello stato di trance, come ad esempio la pesantezza e il calore.

Gli studi neurofisiologici lo portarono quindi alla creazione del Training Autogeno, tecnica ormai conosciuta in tutto mondo, e alla concezione bionomica unitaria psiche-soma dell’essere umano su cui il Training si fonda. Psicoterapia bionomica (da” bios”, vita e “nomos”, leggi) ma anche autogena, che si genera da sé.
Secondo Schultz ognuno di noi nasce con un ordine bionomico, un ordine vitale che lo caratterizza come individuo unico e irripetibile fin dalla fase embrionale. Quest’ordine, relativo all’unitarietà psiche–soma e alla totalità dell’organismo, si esprime attraverso la realizzazione di un piano di vita, un percorso che porta alla realizzazione psico-fisica dell’individuo. Ogni deviazione dal piano determina un arresto nella crescita che si esprime attraverso un disagio o una patologia; l’intervento della psicoterapia ripristina il percorso verso la maturità della persona e agisce come il giardiniere che ripulisce dagli intralci il giardino.
In quest’ambito, lo strumento del Training Autogeno svolge una funzione ben più importante del semplice raggiungimento del rilassamento, anche se utilissimo, perché attraverso l’ascolto delle sensazioni fisiche e psichiche emerse spontaneamente durante gli esercizi, permette processi di autoanalisi e di autoconoscenza, e l’esplorazione dell’inconscio con l’elaborazione simbolica di immagini e vissuti tipica della psicologia del profondo analiticamente orientata.
L’allenamento diventa autogeno solo con l’ascolto passivo di ciò che accade dentro di sé, semplicemente “lasciando accadere”, l’assenza di aspettative e di comandi e l’accettazione di qualsiasi risposta che provenga dalla mente e dal corpo.
La Psicoterapia bionomica è un lavoro di scoperta e di liberazione delle esigenze e aspirazioni più profonde, delle capacità prestazionali e dei valori esistenziali che illuminano di senso la vita. Si ripristina un equilibrio mente-corpo e, quindi , uno stato di salute e benessere dovuto all’armonizzazione di tutte le componenti organiche , psichiche e spirituali dell’individuo.

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