Depressione: estate, caldo, ferie e sofferenza.

depressione estiva

L’estate è bella ma non per tutti. Ci si chiede come mai con l’arrivo della bella stagione e delle ferie le persone che soffrono di depressione non si sentano alleviate nella loro sofferenza. Nonostante i progetti di riposo, il desiderio di interrompere il lavoro e di andare in vacanza, quando arriva il momento si tende più a rinchiudersi, mancano le energie per affrontare una partenza, mentre i giorni passano e la delusione o la rabbia con se stessi o comunque l’ insoddisfazione crescono. E mentre attorno a sé la gente parte, va in vacanza, si abbronza…il confronto fa star male. E come se non bastasse, bisogna trovare anche delle risposte per gli amici che chiedono: “Come mai non vai al mare”, “perché non parti?”
La depressione produce spossatezza, il caldo produce ipotensione e quindi altra stanchezza che sommate insieme sfibrano e abbattono. Il sentirsi stanchi, poi, contribuisce a far espandere quella sensazione di inadeguatezza e di fatica ad affrontare la vita che accentua la malinconia e il lasciarsi andare.
La luminosità delle giornate, inoltre, può essere fastidiosa, è come se invitasse ad ‘esporsi’, a ‘mettersi in luce’, a ‘mettere in chiaro ’ aspetti interiori che l’inverno con le sue giornate grigie, che finivano presto, aveva ben protetto mentre i ritmi di lavoro limitavano qualche riflessione in più. E’ l’esplodere della vita nella natura che in estate appare tanto in contrasto con i colori più tenui, più sfumati e anche più grigi che la persona depressa percepisce.
Non è un modo di dire ma la depressione si ripresenta puntuale con l’inizio dell’estate. Alcuni ricercatori individuano in questo malessere la SAD (Seasonal Affective Disorder) che finora è stata soprattutto studiata come depressione nel cambio di stagione in autunno ma che in parecchie persone si ripresenta anche in questo periodo.

Cosa si può fare per alleviare la depressione estiva?

Ecco alcuni suggerimenti che possono attenuare il malessere e il disagio psicologico.
• Organizzare la giornata con un ritmo più calmo e un orario meno rigido se si è in ferie e, anche se si è in pensione, modificare la ripartizione del tempo significa staccare dalla monotonia e iniziare un nuovo periodo.
• Riposare con regolarità e se necessario un po’ di più.
• Fare qualcosa che si desiderava fare da tanto e per cui non è stato trovato il tempo, riprendere un vecchio hobby o scoprirne un altro.
Trovare qualche momento per la calma e per se stessi.
• Fare qualcosa che è stato procrastinato, e sempre rinviato, farà sentire più leggeri e più soddisfatti .
Prendersi cura di se stessi, un’alimentazione più sana con frutta e verdura in più, una doccia profumata in più che rinfreschi, una passeggiata nelle ore meno calde, magari anche dopo il tramonto…
• Rivedere e sentire una persona amica che da tempo non si vedeva.
• Ma, soprattutto, ogni tanto fermarsi a scoprire pezzetti di bellezza sparsi qua e là: un alito di vento, un angolo di verde, l’azzurro del cielo, il cinguettio di uccelli, un brano musicale, il profumo della notte, la morbidezza di un tessuto, la freschezza dell’acqua, il sapore di un frutto. Valorizzare ognuno dei cinque sensi e respirare, ascoltare, assaporare, annusare e gustare di quegli attimi di armonia che la bellezza possiede, e insieme all’armonia l’equilibro, e con l’equilibrio il benessere psicofisico
Piccoli passi per combattere la depressione e riappropriarsi di momenti di serenità e di semplicità.

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